Nasce PENSIERO D’AMORE, il nostro primo VINO PASSITO ottenuto esclusivamente con uve INCROCIO MANZONI 6.0.13

Cos’è l’amore se non l’incrocio di due anime?

Come due cuori affini appena questi s’incontrano, anche solo per un attimo, avviene l’inizio della magia.

Così accade anche in natura ad un vino veramente unico e speciale nato dall’incontro di due uve, il Riesling Renano ed il Pinot Bianco, che unendosi hanno dato vita ad uno nuovo frutto d’amore: il Manzoni Bianco.

Conosciuto come vino bianco fermo di notevole qualità, l’Incrocio Manzoni 6.0.13 regala sfumature interessanti e inedite anche nella versione passita, un piccolo gioiello da degustare in ogni lieta occasione.

Pensiero d’Amore è il suo nome e vuole sottolineare il nostro gesto di solidarietà nei confronti di chi è stato meno fortunato ed il nostro ringraziamento verso chi, con le proprie idee e i propri sogni, ha contribuito a regalarci un mondo migliore.

Ma non solo, con questo vino passito vogliamo segnare una tappa importante della nostra storia che testimonia l’indissolubile legame con il territorio.
Era il 1991 quando in un nostro appezzamento di terreno situato nella parte più esposta al sole dei nostri vigneti situati nel piccolo borgo di Pradipozzo in provincia di Venezia, decidemmo di piantare le prime viti di Incrocio Manzoni 6.0.13: circa mezzo ettaro di terreno contenente 2000 ceppi coltivati a Sylvoz.

E’ una varietà con grappoli dalla buccia spessa e consistente, elevato potenziale alcolico e sostenuta acidità. Visione, coraggio e passione rivivono ora nella versione passita di quello che si è nel frattempo affermato come il vitigno a bacca bianca più importante del veneto orientale.

Questa bottiglia rappresenta quindi un territorio con la sua storia e le sue tradizioni e per meglio valorizzarla, abbiamo pensato di vestirla con materiali pregiati esclusivamente prodotti in Italia.

La bottiglia conica Tortuga è disegnata e brevettata dalla vetreria Vetri Speciali. Il tappo in sughero naturale proviene dalle migliori cortecce di proprietà dello storico sugherificio Colombin di Trieste, le capsule in alluminio sono lavorate artigianalmente da Emanuele Sartori di Musile di Piave, il cartone viene fornito dall'azienda veneta Ipak e le etichette in tessuto sono realizzate dal sarto Giglio Marco Bassi di Carpi. Più che una bottiglia, un vero e proprio gioiello da collezione.

La tiratura sarà limitata a circa 6.000 bottiglie numerate da mezzo litro, ciascuna custodita in un raffinato cofanetto, dedicate all’alta ristorazione e alle enoteche più esclusive in Italia e nel mondo.

Visto il numero esiguo di bottiglie, la vendita di ogni annata prodotta avverrà esclusivamente previa prenotazione, riservando un’attenzione speciale, con diritto di prelazione ai clienti storici.
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